Allevamento bovino & caprino
L'allevamento intensivo di animali da mungitura (caprini e bovini) offre una serie di applicazioni concrete dei riduttori di velocità, che permettono di gestire e organizzare il bestiame in modo ordinato e di mantenere un buon livello di benessere negli animali. Infatti, per la produzione di latticini è un elemento fondamentale, lo stress provoca delle contrazioni nella produzione che influenzano economicamente l'azienda. Inoltre, sono moltissime le normative igieniche e sanitarie necessarie all'interno degli stabilimenti per garantire un'elevata qualità del prodotto. I riduttori di velocità trovano numerose applicazioni nel settore dell'allevamento.
Tipologie di stabulazione personalizzate e automatizzate
All'interno dell'impianto gli animali vengono confinati in spazi controllati, nei quali vengono monitorate le loro funzioni vitali. Le stalle devono essere di dimensioni adeguate, devono avere una ventilazione costante per permettere il ricambio dell'aria e devono mantenere la temperatura ottimale per gli animali sia in estate che in inverno, grazie alla termoregolazione.
La gestione delle finestre è garantita dai riduttori di velocità. È un’applicazione molto diffusa dei riduttori di velocità nell'allevamento, quella dell’apertura e della chiusura delle finestre nelle serre e negli allevamenti per garantire il corretto ricambio dell’aria. Si tratta di finestre automatizzate grazie ai riduttori di velocità. La gestione automatizzata permette di sostituire gli interventi manuali, laddove l’accesso da parte dell’uomo viene reso difficoltoso dall’architettura degli edifici. Il prodotto ideale per questo utilizzo è il riduttore a vite senza fine doppio stadio associato ad un dispositivo di fine corsa. Quest’ultimo ha lo scopo di controllare il campo di azione del riduttore attraverso un microinterruttore che, al raggiungimento della posizione prestabilita, disattiva l’alimentazione elettrica ed arresta quindi il movimento del motoriduttore consentendo all’utilizzatore di impostare tempistiche di intervento adattabili alle molteplici esigenze. È anche possibile gestire le finestre grazie ai riduttori di velcità in modo automatico, inserendo un temporizzatore nel quadro elettrico dell’applicazione, per programmare con comodità tutte le operazioni necessarie negli orari più idonei. Il dispositivo di fine corsa può essere applicato su un singolo riduttore a vite senza fine con rapporto minimo 1:5 fino ad arrivare ad un rapporto massimo 1:10.000 nel caso di due riduttori combinati a vite senza fine. Varvel mette a disposizione della clientela internazionale sia riduttori a vite senza fine con predisposizione per il montaggio del dispositivo fine corsa sia il riduttore con il dispositivo fine corsa già installato. Si tratta di una soluzione ottimale poiché non influisce sulla rumorosità, sul dispendio energetico né sulle performance del riduttore e dell’applicazione finale.
Spazzole massaggianti automatizzate grazie ai riduttori di velocità
Una vacca pulita e ben curata contribuisce a una maggiore salute della mandria, e per fare questo sono state installate nelle stalle delle spazzole rotanti, sulle quali gli animali possono strofinarsi. Posizionate in aree dedicate all’interno delle stalle, si attivano e disattivano automaticamente al passaggio degli animali, stimolandoli ad una maggiore produzione senza bisogno di alcun intervento da parte dell’allevatore. Sono spazzole a forma di clessidra, che garantiscono la giusta pressione e aderenza ergonomica alla forma dell'animale. Queste spazzole sono automatizzate grazie ai riduttori di velcoità, e iniziano a ruotare per spostamento, avviandosi una volta in senso orario e una volta in senso antiorario per limitare l'usura, consentendo alle setole di mantenere la corretta durezza più a lungo. Stimolano la circolazione del sangue nell'animale, mantenendolo pulito e tranquillo con un piacevole massaggio.
Tra le numerose situazioni in cui i riduttori made in Varvel trovano applicazione ci sono proprio questi sistemi automatici di spazzolatura negli allevamenti delle vacche da latte. L’interesse degli allevatori di tutto il mondo è rivolto al benessere degli animali e al rispetto delle ferree normative vigenti nel settore: Varvel offre soluzioni di qualità per rispondere a queste esigenze. Negli ultimi anni è diventato evidente come le vacche da latte riescano a produrre di più se massaggiate con regolarità. Questa è perciò un'altra importante applicazione dei riduttori di velocità nell'allevamento
La pulizia delle stalle è affidata a macchinari e sistemi che utilizzano riduttori di velocità
I metodi per pulire le stalle si dividono in sistemi meccanici e sistemi di veicolazione mediante ricircolo.
Per la pulizia delle stalle negli allevamenti bovini, possono venire installati:
- raschiatori a terra trainati da riduttori che, a intervalli regolari e con movimento molto lento per tutelare l’incolumità degli animali, si attivano e percorrono tutta la lunghezza dell’ambiente, spazzando via tutta la sporcizia, che viene raccolta in una fossa e poi riutilizzata come fertilizzante.
- mezzi manovrati direttamente dall’operatore
- pavimento fessurato con fosse di raccolta e veicolazione delle deiezioni mediante ricircolo o mediante tracimazione
- ricircolo superficiale con liquame chiarificato
Sistemi di alimentazione automatizzati assistiti da riduttori di velocità:
Le tipologie di mangime possono variare, possono essere forniti mangimi diversi a orari diversi, oppure possono venire forniti mangimi diversi a seconda delle destinazioni d'uso degli animali. È importante, però, che a tutti gli animali venga dato accesso al mangime nello stesso momento, soprattutto nel caso dei bovini, per evitare lotte gerarchiche che potrebbero ferirli o danneggiarne le mammelle. Il momento del pasto è perciò un momento molto delicato per il quale è necessaria un'organizzazione precisa e ordinata.
Nel caso di stabulazione fissa, quindi di animali che rimangono sempre fermi, ognuno nel loro spazio, le tecnologie possibili per fornire loro il nutrimento sono diverse, ma di base si tratta comunque di un'alimentazione gestita da calate di mangime, a volontà o programmate, della stessa tipologia o di diversi mangimi, solida o liquida.
Diverse invece le tipologie di alimentazione per animali di più piccola taglia, come pecore e capre. In questo caso infatti sono gli animali a muoversi e a cambiare posizione quando è il momento della nutrizione e della mungitura. Per evitare agitazione data l'alta densità di esemplari, esistono macchinari che li coinvogliano in modo automatico alla postazione, facendoli passare uno alla volta e ruotando per mettere a disposizione di ognuno una base. Questa tecnologia permette di monitorare gli animali, ma è necessario che il sistema funzioni coerentemente con i loro tempi e necessità. Per fare questo si utilizzano riduttori di velocità che riescono a dare il giusto ritmo ai macchinari in sicurezza, e a salvaguardare il benessere degli animali.
Sale di mungitura diverse e adattabili ad ogni esigenza
Anche la sala mungitura è fornita di reparto alimentazione, per cui ogni esemplare ha a disposizione un proprio spazio, provvisto o meno di mangiatoia, in cui viene bloccato fino a operazioni ultimate. Le modalità di mungitura sono diverse:
1) Mungitura alla posta
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Impianti a secchio o a carrello: Sono adatti per piccoli allevamenti e per le infermerie e le zone parto dei grandi allevamenti. Nel caso dei modelli a secchio si prevede la collocazione della pompa per vuoto in apposito locale e l'installazione di una conduttura fissa dotata di rubinetti. La produttività del lavoro di questi impianti risulta piuttosto bassa, in quanto i tempi necessari per effettuare lo svuotamento dei secchi e lo spostamento dei gruppi da una bovina alla successiva sono molto elevati. Tuttavia, date le caratteristiche degli allevamenti che li usano (famigliari, part-time, ecc.) e del limitato numero di capi da mungere, ciò non costituisce elemento prioritario di scelta. Nel caso di allevamenti medio-grandi, per ridurre i tempi di lavoro, è bene disporre dei bidoni lungo il percorso effettuato dal mungitore.
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Impianti con lattodotto in stalla: i tempi di lavoro sono in questo caso ridotti perché vengono eliminati gli spostamenti necessari allo svuotamento dei secchi. Il modo con il quale viene effettuata l'operazione di mungitura può influire sulla qualità del latte. Infatti, iniziando a mungere le vacche che si trovano vicino al vaso terminale e procedendo verso l'estremo opposto, si ottiene un prodotto qualitativamente migliore e viene facilitato il lavaggio rispetto al caso contrario, in cui si ha stagnazione di latte e conseguente aumento della carica batterica totale
2) Mungitura in sala: La mungitura in sala riduce e semplifica notevolmente il lavoro del mungitore. La sola mansione di un cero impegni fisico è quella di alzare il gruppo prendicapezzoli (della massa di 2,5-3,5 kg) per applicarlo alla mammella con un ritmo da 20 a 200 volte per ora, in relazione al tipo di impianto. Passando dalla mungitura manuale a quella in sala, la produttività aumenta di 10 volte, mentre la spesa energetica dell’operatore si dimezza.
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Sala di mungitura a tandem: Si tratta di un impianto adatto qualora si desideri una cura individuale delle bovine. In esso le vacche si muovono individualmente verso gli stalli, entrando e uscendo attraverso cancelli aperti e chiusi manualmente o automaticamente a mezzo di dispositivi pneumatici o elettronici. Dato che le vacche vengono munte individualmente, quelle con tempo di mungitura elevato non causano problemi di attesa alle altre. Tuttavia, poiché le vacche sono poste in fila, la distanza che deve percorrere il mungitore (due mammelle successive si trovano a una distanza di circa 2,5 m) è piuttosto grande e ne risentono la produttività e la qualità del lavoro. Le sale a tandem sono state meccanizzate in vario modo: con una sala di attesa, apertura dei cancelli e spingivacche elettrici o meccanici, con sistemi elettronici di misurazione della produzione collegati a dispositivi di stacco automatico, a loro volta collegati con il comando di apertura dei cancelli; con alimentatori automatici.
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Sala di mungitura a spina di pesce: E’ il tipo di impianto più diffuso negli allevamenti italiani a stabulazione libera, in quanto permette di ottenere produttività di lavoro elevate, grazie alla semplificazione del lavoro derivante dal fatto che gli animali vengono introdotti a gruppi, riducendo così i movimenti dell'operatore. Ciò, però, può essere causa di errori di esecuzione della routine; infatti, una lunga attesa prima dell'attacco dei gruppi impedisce di sfruttare in pieno l'effetto della scarica ossitocinica. Quindi, variazioni della produzione di latte riscontrabili con questi impianti sono spesso attribuibili alla routine adottata. Le sale realizzate in questo modo presentano superfici molto elevate per dare la possibilità agli animali munti di spostarsi verso la stalla, una volta terminata la mungitura. Le produttività ottenibili risultano dell'ordine di 30-40 capi munti/ora uomo.
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Sala di mungitura a pettine: E’ caratterizzata dalla disposizione ad angolo retto degli animali rispetto alla fossa del mungitore. I gruppi di mungitura vengono applicati da dietro e non lateralmente come in tutti gli altri casi. Il vantaggio di questa soluzione è costituito dalla maggior compattezza dell'impianto, nonché da un miglior flusso degli animali in entrata e in uscita. Tra gli svantaggi, invece, occorre considerare la scarsa o nulla visione della mammella e l'irregolare posizionamento dei gruppi di mungitura non appositamente studiati.
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Sala di mungitura trigonale e poligonale: Si tratta di una variante della classica spina di pesce, consistente nella suddivisione degli animali in tre settori (invece di aumentare il numero dei gruppi delle due file). Lo scopo e quello di lasciare più tempo per la mungitura delle vacche più "lente", riducendo al minimo il tempo di attesa degli altri animali. Infatti, con tale configurazione, 2/3 degli animali sono in mungitura, mentre il restante terzo è in circolazione (esce ed entra in sala). A parità di numero di gruppi di mungitura, l'incremento teorico di produttività va dal 16 al 25%. Ha senso solo se si fa completo ricorso agli automatismiper facilitare il lavoro dell'uomo. Il vantaggio che si ottiene in fase di mungitura, tuttavia, può venir perso qualora non venga accuratamente studiato il percorso degli animali in ingresso e in uscita.
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Impianti rotativi: Una giostra rotativa contribuisce ad aumentare la produttività dell'azienda garantendo una maggior resa trattando i capi con delicatezza. Nessun'altra soluzione di sala di mungitura combina gli aspetti economici e una gestione della mandria priva di stress in modo così valido come una rotativa. Dopo che la vacca è entrata sulla piattaforma, il mungitore comanda l'avvio della rotazione; il movimento si interrompe quando il percorso compiuto equivale alla larghezza dello stallo. L’addetto rimane praticamente fermo. La vacca sale sulla piattaforma in posizione radiale, mentre, di conseguenza, la mungitura avviene da dietro. Gli operatori (di norma sono 2) lavorano esternamente alla piattaforma. Questi meccanismi vengono regolati, bloccati, controllati da riduttori di velocità.
I riduttori di velocità sono una delle tecnologie chiave per permettere il funzionamento degli allevamenti di questo tipo. L'automazione di questi sistemi permette una gestione comoda e facile degli animali, mantenendoli tranquilli e guidandoli nei loro percorsi. I riduttori di velocità che producano poco rumore e poche vibrazioni sono essenziali per far sì che i macchinari possano lavorare a contatto con gli animali senza stressarli.