Caratteristiche dei motoriduttori a vite senza fine per servomotori

In qualsiasi applicazione che veda necessario trasmettere potenza a bassa velocità vive il riduttore, cuore di ogni movimento. In termini di definizioni, i motoriduttori sono identificati come particolari unità compatte composte da un motore elettrico e da un riduttore.

Caratteristica principale di questi sistemi è fornire la coppia necessaria al compimento di un determinato lavoro a una velocità prestabilita, trasformando l’energia elettrica in energia meccanica.

Lo sviluppo tecnologico industriale ha sempre considerato il riduttore come componente essenziale nel mondo della meccanica, poiché la sua utilità è indubbia. I riduttori sono trasmissioni meccaniche a ingranaggi che trasportano il movimento di un motore alla macchina cui sono applicati, riducendone la velocità per adattarla alle particolari esigenze di funzionamento.

Mentre riduce la velocità, il riduttore moltiplica la forza erogata, tecnicamente definita coppia. Un esempio tipico, semplice e universalmente utilizzato di “coppia” è rappresentato dal cambio della bicicletta, che permette al ciclista di impiegare la medesima forza per filare velocemente su distese infinite o salire agilmente i più impegnativi passi alpini.

La comodità di poter azionare grandi macchine utilizzando piccoli motori fa quindi del riduttore la soluzione più razionale, affidabile ed economica per trasmettere potenza.

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Come funzionano i motoriduttori a vite senza fine

Nei motoriduttori a vite senza fine, il movimento viene trasmesso dall’albero veloce (ossia la vite senza fine) all’albero lento (ossia la corona dentata del riduttore), garantendo diversi vantaggi, tra cui un minimo ingombro in proporzione al rapporto riduzione/coppia e un eccellente rapporto qualità prezzo.

Oltre a questo, i motoriduttori a vite senza fine si distinguono per le loro particolari caratteristiche di:

  • Robustezza, perché dotati di un’elevata capacità di sovraccarico
  • Semplicità di utilizzo e di manutenzione
  • Flessibilità di applicazione

A prescindere che il motoriduttore sia a vite senza fine o ad ingranaggi e sia azionato da un motore idraulico o elettrico il, il suo ruolo rimane sempre centrale per l’industria, in particolare per quanto riguarda l’automazione dei processi.

Il loro ingombro contenuto permette di recuperare spazio prezioso nell’area della macchina necessaria alla loro installazione Un funzionamento silenzioso e senza vibrazioni è infatti assicurato dalla linearità con cui la forza viene trasmessa all’albero di entrata.

I riduttori a vite senza fine a marchio Varvel: le caratteristiche

Varvel offre riduttori a vite senza fine di diversa tipologia:

  • A singolo stadio
  • Con precoppia cilindrica
  • A due stadi

La potenza massima di questi riduttori è pari a 25 KW e i rapporti di riduzione vanno da 5:1 a 10.000:1, mentre la coppia massima in uscita si attesta sui 3020 Nm.

Per quanto riguarda invece le viti senza fine, esse hanno profilo ZI di serie e sono generate con mola sagomata, così da presentare elevata precisione angolare nella trasmissione del moto.

I riduttori a vite senza fine a marchio Varvel si caratterizzano inoltre per:

  • Anelli di tenuta Freudenberg di serie
  • Olio Klueber PG di serie
  • Cuscinetti asse vite a gioco ridotto CM di alta qualità
  • Gioco ridotto di ingranamento, inferiore a 25’ di serie
  • Possibilità, su richiesta, di gioco ridotto controllato
  • Possibilità, su richiesta, di anelli di tenuta Freudenberg in FKM a basso attrito
  • Tappo di sfiato opzionale

Tutta la produzione Varvel di motoriduttori a vite senza fine è “made to stock”, in modo tale da garantire la massima rapidità nei tempi di consegna.

Vale poi la pena menzionare il giunto elastico che Varvel ha messo a punto per il collegamento tra riduttori e motori (IEC, NEMA, BRUSHLESS, STEPPER). Si tratta di una soluzione flessibile che rappresenta una valida alternativa all’accoppiamento con linguetta, senza che si generi alcun aumento dell’ingombro complessivo del motoriduttore.

È possibile installare diverse tipologie di motore semplicemente cambiando la flangia di attacco: ad oggi, sono oltre cento le flange per servomotore progettate e disponibili per l’installazione su riduttori Varvel.

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